ExtraCon di Pordenone Fiere: foto veritiere rivelano un evento semideserto

Nell’era digitale, le immagini possono dipingere una storia convincente, ma a volte non raccontano l’intera verità.

Questo sembra essere il caso dell’evento ExtraCon di Pordenone Fiere, dove le foto diffuse dall’organizzazione mostravano un pubblico folto e una manifestazione vivace. Ma uno sguardo più attento rivela una realtà ben diversa.

Stand deserti e palchi semi-vuoti contraddicono la narrazione ufficiale dell’evento. Una serie di immagini scattate personalmente da un espositore svela un quadro in netto contrasto con quello presentato nelle comunicazioni ufficiali dell’evento.

Il mio stand, posizionato di fronte ad un palco dedicato a incontri e dibattiti, ha offerto una prospettiva privilegiata su questa discrepanza. Nonostante la presenza di ospiti interessanti e rispettosi, il pubblico si contava sulle dita di una mano, inclusi me stesso e il mio team di cinque persone.

Le immagini ufficiali rilasciate mostrano solo le sezioni dell’evento affollate, lasciando nel buio quelle meno frequentate.

Tuttavia, le foto scattate personalmente rivelano una realtà alternativa, con molte sezioni dell’evento visibilmente deserte.

Non è la prima volta che la stampa si limita a riprendere acriticamente i comunicati stampa forniti dagli organizzatori degli eventi. Questa pratica non solo danneggia la credibilità dei media, ma fa un torto al pubblico, che merita una rappresentazione accurata e completa degli eventi che coprono.

E’ fondamentale che la stampa mantenga il suo dovere di esaminare criticamente e presentare un resoconto preciso degli eventi, indipendentemente dalle narrazioni spinte dagli organizzatori. Solo allora il pubblico potrà farsi un’idea precisa e veritiera di ciò che realmente accade.

È importante mettere in luce questi fatti, perché non è giusto che l’immagine pubblica di un evento sia distorta per servire a fini di marketing. I frequentatori di eventi come ExtraCon meritano trasparenza e onestà da parte degli organizzatori.