Gonfiati male, teste vuote e braccia da sacco dell’umido: benvenuti nel mondo dei buffoni del muscolo finto.
Bentornati su DonovanRossetto.it, il posto dove se fai il coglione ti becchi la verità in faccia. Oggi parliamo di una razza in estinzione (speriamo): i palestrati che si sparano olio nei muscoli. Sì, è tutto vero. E no, non è satira.
Questi non si fanno il culo a ferro e pollo. Loro usano la siringa e il coraggio di rovinarsi per due views. Ma la cosa peggiore? Si credono pure dei modelli da seguire. Gente che ha i deltoidi come zaini gonfi di pus e i bicipiti come salami molli.
Cos’è il synthol? Roba per chi vuole sembrare grosso senza esserlo
Il synthol è un mix schifoso di olio, anestetico e alcol. Si inietta dentro il muscolo. Non ti fa diventare forte, non migliora la performance: ti trasforma solo in un sacco pieno di liquido.
Nessuna densità muscolare, nessuna estetica. Solo volume finto e pelle che sembra tirata sopra una bolla d’acqua.
Effetti collaterali? Prendi nota, coglione:
- Infezioni che ti fanno puzzare come un cassonetto d’estate
- Ascessi che urlano “operami”
- Tessuti che marciscono tipo carne andata a male
- Braccia che vanno amputate
E tutto questo per cosa? Per sembrare grosso nella foto del profilo TikTok. Ma andate a lavorare va.
Il boss del synthol in Italia: Eros Luxor Di Maio, il dio del disagio

Altro che Leo Blanco: il vero re del synthol italiano è Eros Luxor Di Maio. Comparso anche in servizi delle Iene, Eros si presenta con dei bicipiti che sembrano pronti a esplodere e un ego gonfiato peggio dei deltoidi. Dice di allenarsi, di seguire uno stile di vita sano, ma sembra più un cosplay del bodybuilder che una persona vera.
Eros gira fiero per strada, petto in fuori, muscoli che sembrano galleggianti sotto pelle e sguardo da duro… peccato che appena li tocchi affondano. E come se non bastasse, racconta di aver fatto tutto per ispirare gli altri. A ispirare cosa, la chirurgia plastica d’urgenza?
Sterile per colpa del doping e pieno di sostanze di dubbia provenienza, Luxor è il perfetto esempio di come la ricerca del consenso social possa trasformare un uomo in una caricatura gonfiabile.
Il russo delle patatine: Kirill Tereshin, aka “Popeye col cervello fritto”

Lui è leggenda. Ma nel senso brutto. È diventato virale per essersi iniettato olio di girasole nei bicipiti, quelli veri da cucina. Risultato? Braccia enormi, flosce, deformate. Ha rischiato la vita, ha perso sensibilità e il rispetto dell’intera Internet. E continua ancora a mostrarsi in giro.
Kirill è la dimostrazione vivente che l’autodistruzione può anche fare views, ma non ti regala un briciolo di dignità.
Ma perché lo fanno sti poveri cristi?
Per insicurezza, per sentirsi accettati, per ricevere i 3 commenti “sei un mostro bro”. Il problema è che si stanno rovinando la salute e pure l’immagine per apparire. Ma di vero, in quel corpo, non c’è più nulla. Solo ignoranza pompata a olio e illusione.
In palestra ci vai per meritarti i muscoli, non per farteli con la pompa
Il vero culturismo è disciplina, alimentazione, allenamento, sacrificio. Questi qua sono solo gonfiabili da spiaggia dimenticati a bordo piscina. Fanno male a loro stessi e mandano messaggi tossici a chi li segue.
E no fratello syntholato: non sei grosso, sei solo ridicolo e coglione.
Allora IGNORANTI, voi che li beccate nei reel: gli lasciate il like per pietà o li bloccate prima che vi venga la nausea?