In Arabia Saudita, gli archeologi hanno trovato un’ascia gigante di pietra risalente a 250.000 anni fa.
Durante gli scavi in Arabia Saudita nel sito archeologico di Al-Qurh, gli archeologi hanno scoperto un’ascia gigante di pietra o bifacciale, così chiamata per frammenti allungati tagliati e affilati su entrambi i lati, simili a lame.
I nostri antenati usavano tali strumenti, per macellare carcasse di animali, rimuovere le pelli e forse anche abbattere alberi.
Il manufatto mediorientale ha 250.000 anni. Tuttavia, non è stata l’età a sorprendere gli archeologi, ma piuttosto le dimensioni: più di mezzo metro. Solo un gigante avrebbe potuto utilizzarla, ovvero una persona di dimensioni significativamente più grandi rispetto agli individui comuni.
Gli archeologi dell’Arabia Saudita non fanno supposizioni; si impegnano a condurre ulteriori scavi, alla ricerca di altri grandi strumenti per comprendere gli scopi previsti. È possibile che ulteriori scoperte, facciano luce su chi ha utilizzato queste asce giganti.
Anche gli scienziati dell’Istituto di Archeologia dell’Università della California, Los Angeles (UCLA Institute of Archaeology), sono rimasti perplessi.
Altra scoperta recente
Recentemente, durante gli scavi su una collina nella valle di Medway, nel Kent, in Inghilterra, hanno trovato due gigantesche asce di pietra, che risalgono a 300.000 anni fa.
“Al momento non comprendiamo lo scopo dietro questi grandi strumenti”, ha ammesso Letty Ingrey, l’archeologa che ha guidato gli scavi. Ha suggerito che queste enormi asce avrebbero potuto simboleggiare qualcosa, come la forza o l’abilità, piuttosto che essere usate praticamente per le loro dimensioni.
Gli appassionati, ispirati dagli enormi strumenti degli antichi, li considerano prove a sostegno dell’esistenza dei giganti. Suggeriscono che i giganti del Medio Oriente fossero più grandi di quelli europei, con una stima di 4 metri di altezza.
FONTE: Anomalien
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