Nel tranquillo contesto di Pordenone, la quiete è stata turbata da un episodio di stalking che ha visto protagonista un uomo di 42 anni, il quale ha infranto la serenità della sua ex compagna con una serie di minacce pericolose e inquietanti. Questa vicenda ha raggiunto un punto di svolta significativo quando le autorità hanno deciso di intervenire applicando misure severe come il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento.
Il culmine di un’odissea durata quasi due anni si è concretizzato quando il Giudice per le Indagini Preliminari, su esplicita sollecitazione della Procura e in risposta a ripetute segnalazioni da parte della donna, ha emesso il fatidico provvedimento. Questa decisione rappresenta l’epilogo di un percorso di intimidazioni che ha avuto inizio nell’aprile del 2022, momento in cui la relazione sentimentale tra i due è giunta al termine.
Le minacce, partite da infausti presagi di danneggiamenti alla vettura fino ad arrivare a terrificanti annunci di morte, hanno segnato una progressiva escalation di violenza verbale. La donna, con coraggio, ha segnalato ogni singolo episodio alle forze dell’ordine, innescando una serie di azioni da parte delle autorità. Un primo tentativo di contenimento è stato rappresentato da un ammonimento ufficiale emesso dal Questore, ma la situazione è degenerata ulteriormente quando lo stalker ha minacciato indirettamente la vita della donna, suggerendo alla sua famiglia l’acquisto di una bara.
Di fronte a un simile inasprimento delle minacce, è divenuto evidente che misure più stringenti fossero necessarie. L’introduzione del braccialetto elettronico segna non solo un passo avanti nella tutela delle vittime di stalking, ma anche un monito severo verso chi si rende protagonista di simili azioni, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire sicurezza e giustizia.
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