Luglio 27, 2024

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Treviso: riceve una chiamata dai carabinieri ma si trova il conto svuotato

Treviso si trova ad affrontare una nuova ondata di truffe estremamente sofisticate che stanno mettendo in difficoltà numerosi cittadini, facendoli cadere nelle grinfie di abili truffatori.

L’ultima tecnica di inganno, che ha già fatto vittime in tutta Italia, ha raggiunto anche la Marca trevigiana, mietendo almeno tre vittime.

Le modalità dell’inganno prevedono che le vittime ricevano chiamate sul proprio cellulare da numeri che sembrano appartenere ai carabinieri di una stazione locale o di altri comandi. Gli impostori, sfruttando queste chiamate, informano le vittime di un presunto attacco hacker in corso o di un incidente stradale coinvolgente un loro familiare, spingendole a fornire dati sensibili sui propri conti correnti bancari. Coloro che cadono in questo tranello, seguendo le indicazioni ricevute e fidandosi ciecamente dell’autorità apparente al telefono, finiscono per vedere i propri risparmi evaporare, lasciandoli senza le economie di una vita.

Approfondimento sulla tecnica dello spoofing

Lo spoofing, ovvero la pratica di falsificare l’identità del chiamante, è l’arma scelta dai truffatori per convincere le loro vittime. A Treviso, questa tecnica è stata utilizzata per convincere un sessantenne a trasferire 4mila euro dal suo conto alle Poste su un altro conto, facendogli credere che i suoi soldi fossero a rischio a causa di un attacco hacker. Un altro caso ha visto una madre anziana venire informata di un incidente causato dal figlio e della necessità di pagare per evitare conseguenze legali serie. In entrambi i casi, i truffatori sono spariti con il bottino, lasciando dietro di sé solo vittime disperate.

Consigli per la cittadinanza

Di fronte a questa escalation di frodi, i carabinieri esortano i cittadini a non fornire mai dati personali o bancari a sconosciuti e ad essere particolarmente cauti di fronte a richieste di trasferimento di denaro. In caso di dubbi o sospetti, è vitale interrompere la comunicazione e contattare immediatamente il 112, chiedendo all’interlocutore di attendere, per verificare l’autenticità della chiamata. Queste precauzioni sono fondamentali per proteggersi da truffe sempre più ingeniose che sfruttano la fiducia delle persone.

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