Maggio 5, 2024

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Un gigante buono nel golfo di Trieste: rientro dello squalo Elefante dopo 9 anni”

Con un caloroso “Bentornato cetorino!”, l’Area Marina Protetta di Miramare ha condiviso la notizia che ha scaldato i cuori degli appassionati del mare e della biologia marina: lo squalo elefante, ospite rarissimo delle nostre acque, è stato nuovamente avvistato nel Golfo di Trieste, precisamente tra Santa Croce e Marina di Aurisina. Un ritorno che non si registrava dal lontano 2015, ben nove anni fa, che ha destato sorpresa e gioia tra gli esperti e gli amanti del mare.

Tutto quello che c'è da sapere sullo squalo elefante avvistato nel Golfo di  Trieste - Il Piccolo

Questo avvistamento non è solo un evento eccezionale per la sua rarità, ma assume un significato ancor più profondo in un contesto ambientale dove le specie marine sono sempre più sotto pressione. L’esemplare avvistato, lungo circa otto metri, rappresenta una vera e propria testimonianza vivente della biodiversità del Mediterraneo, un patrimonio naturale che richiede impegno e dedizione per essere preservato.

Sebbene l’imponente stazza dello squalo elefante possa incutere timore, l’Area Marina Protetta ha tenuto a rassicurare la comunità locale e i bagnanti: il gigante del mare è innocuo per l’uomo. La sua dieta si basa esclusivamente su plancton e, occasionalmente, su piccoli pesci, rendendolo un “gigante buono” delle profondità.

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Maurizio Spoto, direttore dell’Area Marina Protetta, ha fornito ulteriori dettagli sul comportamento di questa maestosa creatura. Gli squali elefante, spiega, sono migratori: giungono nelle acque del Nord Adriatico dal Sud, seguendo le correnti alla ricerca di plancton. La loro presenza è un indicatore della buona salute del nostro mare, testimonianza dell’abbondanza di nutrienti nelle acque in questo periodo dell’anno. E non è escluso che nei prossimi giorni, favoriti da un mare calmo, possano verificarsi ulteriori avvistamenti.

Questo evento non solo arricchisce la nostra conoscenza sulle abitudini migratorie di queste specie poco conosciute ma lancia anche un messaggio di speranza: il ritorno dello squalo elefante testimonia la resilienza della natura e l’importanza di continue azioni di tutela e conservazione degli habitat marini. Un promemoria della responsabilità condivisa nel proteggere e valorizzare le meraviglie del nostro pianeta.

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