Attenzione a questa, i gestori hanno come unico scopo i guadagni senza pensare al bene fisico e morale delle persone.
Nel mio ruolo di direttore del team “El Cartel Del Gaming,” ritengo sia mio dovere morale mettere in guardia la comunità riguardo alla disastrosa gestione dell’evento Games & Co di Pordenone. La mia esperienza personale è solo la punta dell’iceberg di un evento che è lontano dall’essere l’esperienza celebrativa del mondo dei giochi che pretende di essere.
Da quando Games & Co è apparso sulla scena, io e il mio team abbiamo investito ingenti risorse, sia in termini di tempo che di energie, nel suo presunto successo.
Questo impegno è stato non solo professionale ma anche personale, spesso a discapito del benessere della mia stessa famiglia.
Tuttavia, quello che ho recentemente vissuto è stato oltraggioso. Non solo ho subito minacce e aggressioni, ma sono stato anche vittima di furto, con attrezzatura pubblicitaria che avevo finanziato personalmente per oltre 350 euro che è stata sottratta. La gestione dell’evento non solo non è intervenuta, ma è stata indifferente al mio disagio. Non ho ricevuto alcuna forma di risarcimento, né scuse, nonostante le promesse fatte.
Va da sé che la sicurezza dei partecipanti dovrebbe essere al primo posto nell’agenda di qualsiasi organizzatore di eventi. Tuttavia, sembra che la priorità della direzione di Games & Co sia piuttosto quella di evitare qualsiasi forma di responsabilità.
Invito chiunque legga queste parole a ponderare accuratamente prima di investire in un evento così mal gestito. La comunità del gaming merita di più: merita trasparenza, sicurezza e rispetto. Finché non vedremo un cambio radicale nella gestione di Games & Co, il mio consiglio è di agire con estrema prudenza.
Continuando con il mio avvertimento sulla gestione di Games & Co di Pordenone, vorrei anche mettere in guardia riguardo un certo “uomo con la gobba” che fa parte dell’organizzazione. Questa persona si avvicina in modo amichevole, fingendo interesse e cordialità, ma il suo obiettivo è solo quello di sfruttare le risorse, i soldi e le competenze di chiunque incroci il suo cammino. Egli fa parte di quella che posso solo definire come una “mafietta” legata all’organizzazione dell’evento.
A causa di questa e di altre situazioni sgradevoli che ho personalmente vissuto e di cui ho sentito parlare, mi impegno a monitorare da vicino questa vicenda e a informare la comunità fino a quando non vedrò un cambiamento significativo nella gestione dell’evento. I responsabili di queste e di molte altre situazioni inaccettabili devono essere sostituiti, o quantomeno tenuti responsabili delle loro azioni.
Invito tutti a procedere con la massima cautela quando si tratta di investire tempo, denaro e risorse in un evento come Games & Co, finché non saranno intraprese azioni concrete per risolvere questi gravi problemi.
Aggiungo un ulteriore avviso, in particolare per le famiglie con bambini minori che potrebbero essere interessate all’evento Games & Co di Pordenone. Nonostante l’evento si presenti come una celebrazione del mondo del gaming e del cosplay, vi è una reale preoccupazione legata alla sicurezza.
Diverse persone che partecipano in veste di cosplayer portano con sé armi vere, come lame affilate e mazze da baseball, posando un rischio immediato per la sicurezza degli altri partecipanti, soprattutto i più giovani. Inoltre, molti dei costumi indossati dalle ragazze sono estremamente scarsi e provocanti, rendendo l’atmosfera dell’evento inappropriata per un pubblico di tutte le età.
Considerando tutto ciò, l’evento sembra più una fiera incentrata su sesso e violenza piuttosto che una celebrazione del mondo dei videogiochi e del cosplay.
Pertanto, sconsiglio fortemente a chiunque, e in particolare alle famiglie con bambini, di partecipare a questa manifestazione fino a quando non saranno messe in atto misure concrete per garantire la sicurezza e l’adeguatezza dell’evento.
Donovan Rossetto Firmando Fuori
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