Luglio 27, 2024

donovanrossetto.it

Il sito ufficiale del noto "The Journalist" Italiano Donovan Rossetto

Tunnel potrebbe condurre alla tomba di Cleopatra

Alcuni archeologi hanno scoperto un tunnel in Egitto, che potrebbe portarli alla tomba di Cleopatra.

Dove si trova la tomba di Cleopatra? Secondo gli egittologi, un tunnel situato ad Alessandria in Egitto, porterebbe al luogo dove è stata sepolta.

Cleopatra è stata una delle donne più potenti e influenti della storia. È conosciuta come un simbolo del potere femminile, con grandi capacità di adattamento a situazioni complicate e un’ampia padronanza della politica. La scoperta della sua dimora eterna, potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo.

L’ultima regina dell’Egitto ellenistico, Cleopatra, è una delle figure più famose della storia antica. Era glorificata dall’amore: Cleopatra amava il comandante romano Marco Antonio. Era e rimane l’eroina più popolare dell’antichità, la cui immagine è riprodotta nel cinema e nella letteratura.

È noto che, dopo la conquista dell’Egitto da parte dei romani, Cleopatra si suicidò per non diventare prigioniera dell’imperatore Ottaviano. Ma il luogo dove fu sepolta è ancora sconosciuto.

Ora alcuni archeologi dominicani, che hanno ricevuto il permesso dal governo egiziano di condurre gli scavi, hanno riferito di aver scoperto un tunnel vicino ad Alessandria, scavato sotto l’antico tempio di Taposiris Magna.

Iside e Osiride

Taposiris Magna significa “Grande Tomba di Osiride”. Osiride è una divinità molto venerata nell’antico Egitto, patrono dell’agricoltura e successivamente giudice nell’aldilà. Secondo la leggenda fu assassinato dal fratello, smembrato e gettato nel Nilo (per questo motivo i corpi degli annegati erano considerati sacri dagli antichi egizi), ma sua moglie Iside lo trovò, raccolse i resti del marito e addirittura loresuscitò brevemente, ma alla fine non volle restare sulla Terra e divenne un dio dell’aldilà.

La storia di questo amore aveva risonanza nell’antico Egitto, ma la verità è che per Cleopatra aveva un significato molto speciale: si associava a Iside e Antonio a Osiride. Inoltre, non era solo un suo sentimento personale, ma anche una manovra competente, poiché era consuetudine che i faraoni si identificassero con determinati dei, per ottenere il vero amore e la riverenza del popolo.

Per questo motivo, l’archeologa Kathleen Martínez, dell’Università di Santo Domingo, è convinta che Cleopatra, prima di morire, abbia chiesto a Ottavio di seppellire lei e Antonio nel tempio di Taposiris Magna.

Kathleen ha ottenuto il permesso di condurre, per così dire, un esame esterno. L’ispezione si è rivelata molto fruttuosa: hanno trovato la testa di pietra di Cleopatra, monete con la sua immagine, una straordinaria mummia con una lingua fatta di fogli d’oro.

Gli egittologi non avevano mai visto nulla di simile. Fino ad ora si può solo supporre che forse l’uomo mummificato fosse dotato di una lingua d’oro per poter parlare con Osiride nell’aldilà.

Inoltre, nel 2020, è stato segnalato che due mummie ricoperte di foglie d’oro sono state trovate nel tempio di Taposiris Magna e l’esame a raggi X mostra che sono un uomo e una donna. Ma anche così, gli scienziati abbandonarono la versione secondo cui si trattava di Antonio e Cleopatra: la camera in cui giacevano era priva di decorazioni, protezione ed era poco attraente.

È evidente che l’acqua è arrivata lì, le mummie non sono molto ben conservate. Non può essere che siano stati sepolti così. Ma non tutti vengono accompagnati nel loro ultimo viaggio in foglia d’oro. Si ritiene che potrebbero essere sacerdoti, cioè chierici vicini a Cleopatra.

Gli scavi iniziali

La ricerca continuò e la comunità scientifica mondiale si convinse sempre più che l’intuizione di Kathleen Martínez era corretta. Lei insisteva nel chiedere il permesso di scavare. Alla fine, Zahi Hawass si stancò di lei e le diede il permesso di lavorare per due mesi.

Era praticamente impossibile fare qualcosa di sensato in quel breve periodo, qualcosa che Kathleen in seguito disse senza mezzi termini: “In archeologia, due mesi non sono niente”. Ciò significa che gli scienziati avrebbero portato a termine una missione che in anticipo, poteva essere considerata assolutamente destinata a fallire.

Ma la storia apprezza nelle persone una combinazione di carattere e amore sincero per quello che fanno. Pertanto, alla fine del secondo mese, fu aperto l’ingresso al tunnel.

Si è scoperto che il sottopassaggio è stato realizzato a una profondità di 13 metri, si estende per un chilometro e 305 metri, ha un’altezza di due metri ed è realizzato con molta attenzione. Secondo il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità, è una “meraviglia geometrica”.

In parte il tunnel rimane sott’acqua insieme alle fondamenta del tempio, ma questo, purtroppo, non sorprende: per tanti anni qui si sono verificati dozzine di terremoti. Quindi non è stato ancora possibile scoprire dove porta.

Qua sotto vi lasciamo alcuni articoli che potrebbero interessarvi.

Condividi la notizia!