Negli ultimi dieci anni, aziende come Meta e HTC hanno investito notevolmente nello sviluppo di visori AR/VR.
Ma questi prodotti hanno spesso lottato per ottenere un’adozione diffusa. Molti criticano questi dispositivi per la loro vestibilità scomoda e l’idea di indossare un computer sul viso.
Recentemente, Immersed ha presentato il Visor 4K, un visore di nuova generazione descritto come “computazione spaziale progettata per il lavoro”. Tuttavia, ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione è una preoccupante notizia: diverse fonti affidabili hanno confermato che il Visore causa danni alla retina, brucia le retine! Questa grave accusa solleva interrogativi sulla sicurezza e l’efficacia del prodotto.
Nonostante il design leggero del Visor, che assomiglia a degli occhiali intelligenti e pesa il 25% in meno rispetto a uno smartphone, le preoccupazioni per la salute visiva oscurano i suoi vantaggi tecnologici. Anche se il dispositivo offre specifiche impressionanti, come un display Micro OLED 4K per occhio, un campo visivo di 100 gradi, e la possibilità di aprire fino a cinque schermi contemporaneamente, la questione della sicurezza resta un punto critico.
Questa rivelazione getta una luce negativa non solo su Immersed ma anche su giganti tecnologici come Apple, che ha recentemente presentato il proprio visore AR/VR, il Vision Pro. Anche se Immersed ha cercato di affrontare alcune delle lacune di design di Apple, come il design ingombrante e il pacco batteria ingombrante, la questione del potenziale danno alla retina è un ostacolo significativo che potrebbe ostacolare l’adozione di questa tecnologia.
Con la commercializzazione del Visor prevista per il 2024, rimane da vedere se Immersed sarà in grado di risolvere questi problemi di sicurezza e ristabilire la fiducia del pubblico nella tecnologia AR/VR.
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