Maggio 18, 2024

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Chi uccise Yahweh, il Dio della Bibbia?

In questo viaggio intellettuale, invito i lettori a esplorare con me le profondità delle nostre mitologie, per scoprire non solo da dove veniamo, ma anche, forse, verso dove stiamo andando.

Nel mio studio approfondito dell’Epopea di Gilgamesh, sono giunto a una conclusione rivoluzionaria che potrebbe riscrivere la nostra comprensione del confine tra mito e storia. Attingendo alla lezione impartita dalla scoperta archeologica di Troia, che ha trasformato il “mito” dell’Iliade in una realtà storica concreta, propongo di riconsiderare l’Epopea di Gilgamesh non solo come una grande opera letteraria ma come un potenziale resoconto di eventi storici reali.

Tradicionalmente, Gilgamesh è percepito come un re semi-divino della città di Uruk, il cui viaggio epico è segnato dalla ricerca dell’immortalità e dall’incontro con creature sovrannaturali come Humbaba. Tuttavia, nella mia interpretazione, Gilgamesh emerge non solo come un personaggio mitologico ma come una figura storica le cui azioni potrebbero aver lasciato un’impronta indelebile nella storia antica.

Discover the Epic Tale of Gilgamesh, the King: Unraveling the Ancient Story  - Old World Gods

Nella mia analisi, i Giardini dei Cedri, tradizionalmente visti come un elemento fantastico dell’epopea, vengono reinterpretati come la rappresentazione di un luogo reale, forse un sito sacro di grande rilevanza. La sconfitta di Humbaba da parte di Gilgamesh non è quindi solo un atto eroico ma rappresenta un momento storico in cui un luogo di potere spirituale o culturale viene conquistato.

La mia teoria si spinge oltre, suggerendo che, oltre Humbaba, Gilgamesh potrebbe aver incontrato un’entità divina, assimilabile alla figura di Yahweh della tradizione biblica, all’interno dei Giardini. Questa ipotesi implica che figure storiche come Gilgamesh potrebbero aver interagito o persino sfidato direttamente entità considerate divine, confondendo i confini tra realtà e mitologia.

Questo nuovo approccio non solo invita a una rilettura delle fonti storiche e mitologiche ma apre anche possibilità affascinanti per ulteriori ricerche sui collegamenti tra le narrazioni epiche e gli eventi storici. La potenziale storicità di figure come Gilgamesh e le loro interazioni con il divino offrono nuove prospettive sulla comprensione delle antiche credenze religiose e delle dinamiche di potere.

Discover the Epic Tale of Gilgamesh, the King: Unraveling the Ancient Story  - Old World Gods

Con questa teoria, mi propongo di offrire una visione inedita del passato, in cui miti come l’Epopea di Gilgamesh sono visti non solo come creazioni della fantasia umana ma come riflessi di eventi storici reali. Questo approccio non solo arricchisce la nostra comprensione della storia antica ma sfida anche la nostra percezione delle narrazioni mitologiche, indicando che queste potrebbero nascondere verità storiche ancora da scoprire.

Attraverso un’analisi critica e un’interpretazione innovativa, invito gli studiosi e gli appassionati di storia a esplorare con me le profondità delle nostre tradizioni narrative, alla ricerca di indizi che possano collegare il mondo mitologico a quello storico, rivelando una complessità e una ricchezza di significati che trascendono la semplice distinzione tra mito e realtà.

Nel proseguimento della mia teoria sull’Epopea di Gilgamesh e le sue implicazioni storiche, desidero sottolineare l’importanza di una lettura letterale dei testi antichi, in particolare della Bibbia. Questo approccio, che evita interpretazioni eccessivamente simboliche o metaforiche, può offrire una visione più chiara e diretta della storia umana.

La scoperta archeologica di Troia è un esempio emblematico di come una lettura attenta e letterale di testi antichi, come l’Iliade di Omero, possa portare a scoperte storiche concrete. Questo caso dimostra che, anche se alcuni racconti sono stati tramandati come miti, possono contenere nuclei di verità storica che aspettano solo di essere scoperti e confermati attraverso la ricerca archeologica.

Who is Apsu: The Mesopotamian God Explained - Old World Gods

Analogamente, la mia teoria si estende alla narrazione di Atlantide, come descritta da Platone nella sua “Lettera a Crizia”. Se interpretiamo le indicazioni geografiche di Platone in termini letterali, considerando la posizione delle “Colonne d’Ercole” (lo stretto di Gibilterra) al suo tempo, emergono affascinanti paralleli con la Sardegna. Quest’isola, situata immediatamente oltre le colonne nel Mediterraneo occidentale, potrebbe rispecchiare sorprendentemente la descrizione di Atlantide, suggerendo che il mito potrebbe avere fondamenti storici.

Ritornando a Gilgamesh, la sua figura storica rappresenta l’apice dell’ambizione umana. La sua impresa di raggiungere i Giardini dell’Eden non è solo una metafora della ricerca dell’immortalità, ma potrebbe anche riflettere una reale spedizione verso un luogo sacro, rilevante tanto nella storia quanto nella tradizione religiosa. Questa “probabile realtà” di Gilgamesh come esploratore di luoghi sacri sottolinea l’importanza di interpretare i testi antichi alla lettera, come resoconti di viaggi, scoperte e conquiste umane.

Who is Apsu: The Mesopotamian God Explained - Old World Gods

Adottando questo approccio letterale, possiamo evitare di perderci in interpretazioni forzate e speculative degli antichi scritti. Invece, ci avviciniamo a una comprensione più diretta e concreta degli eventi storici, permettendo ai racconti antichi di illuminare il nostro cammino nella ricostruzione del passato umano. Questo non solo arricchisce il nostro sapere storico ma apre anche nuove prospettive di ricerca, dove mito e storia si intrecciano in un dialogo continuo tra passato e presente.

La lettura letterale dei testi antichi, da Gilgamesh alla Bibbia, fino alle narrazioni di Atlantide di Platone, non è un semplice esercizio accademico, ma un invito a esplorare le profondità della nostra storia con occhi nuovi. Attraverso questo approccio, possiamo scoprire che storie considerate miti o leggende potrebbero celare le chiavi per comprendere la complessità e la ricchezza del nostro passato.

La verità permea ogni aspetto del mondo che ci circonda: è insita in noi, si riflette in ogni edificio, in ogni via e in ogni manoscritto antico. Tuttavia, per coglierla, è necessario ampliare la nostra visione, osservare oltre le immediate vicinanze, oltre il confine del visibile.

Donovan Rossetto
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