Altro che sport, questa è magia: dove passa il Giro, spariscono buche, si asfaltano marciapiedi e i cartelli tornano a parlare italiano. Una follia? No, è l’unica cosa utile che fanno i comuni da anni.
Sentite, ignoranti, parliamoci chiaro: il Giro d’Italia è ‘na corsa in bici, ok? Gente in muta colorata che pedala come se li inseguisse l’INPS. Ma sapete qual è la cosa GENIALE? Che grazie a ‘sta pantomima a pedali, le strade italiane improvvisamente diventano CIVILIZZATE.
Già, perché dove deve passare il Giro succede una roba miracolosa: le buche spariscono. Non si sa come cazzo sia possibile, ma da un giorno all’altro l’asfalto si trasforma da campo minato a pista da F1. Strade rifatte di notte, lavori di domenica, operai che spuntano come Pokémon shiny.
Hanno pure messo cartelli nuovi, strisce pedonali che non sembrano dipinte da un ubriaco, marciapiedi senza più erbacce grandi come bambini di prima elementare. E pulizia, sì cazzo, pulizia vera, che non si vedeva da prima del 2006.
Comuni che dormivano da anni, all’improvviso si svegliano come se fosse arrivato il Papa nudo in bicicletta. C’è gente che non vedeva l’asfalto nuovo da quando c’era il Nokia 3310, e adesso si ritrova con il vialetto sotto casa liscio come le chiappe di Bayonetta. Tutto questo perché? Perché devono passarci dei tizi in bicicletta che manco si fermeranno a pisciare.

E le tappe di quest’anno? Ce ne sbatte il cazzo di chi vince. Ma te le diciamo lo stesso, perché magari passano anche da casa tua e finalmente ti sistemano quella buca davanti al cancello che ti ha fottuto tre sospensioni e mezza.
Ecco le zone col sedere fortunato:
Piemonte
Liguria
Toscana
Emilia-Romagna
Marche
Campania
Puglia
Calabria
Sicilia
Friuli
Lombardia
Lazio
Veneto
Sì, praticamente mezza Italia. E indovina un po’? In tutte queste regioni si stanno svegliando a sistemare le strade come se venisse l’ONU a giudicare il paese.
Quindi la morale è semplice, brutti rincoglioniti: dovrebbe passare il Giro d’Italia almeno ogni mese. Anzi, facciamone 12 all’anno. Uno per regione. Anzi no, uno a settimana, ogni volta in un quartiere diverso. Basta scuse. Solo così i comuni si mettono a lavorare e noi smettiamo di guidare in percorsi di guerra.
Altro che corse, tappe e cronometro… questa è l’unica ristrutturazione nazionale che funziona DAVVERO.
E voi, ignoranti…
Che cazzo aspettate a chiedere il Giro anche nel vostro paese?